Sono rimasto ingannato dal titolo, piacevolmente ingannato. Pensavo che Armati partendo da fatti di cronaca reale narrasse un racconto, invece, tranne alcuni casi, dove la cronaca è reale, le storie "di ordinaria follia metropolitana" trattano proprio quegli argomenti scomodi e difficili da trattare. Parla della vita dei vari Regazzini nelle borgate romane, della morte in solitudine, dell'emarginazione, della violenza, degli ultrà. Descrive uno spaccato di società scomodo e terribilmente reale. Un bel libro, scritto bene e avvincente. Conosce quello di cui sta parlando e non inventa nulla, dalla lettura lo si capisce ed è un bel libro proprio per questo, spesso si leggono saggi,
indagini, articoloni, fatti da scrittori, giornalisti, sociologi e chi più ne ha più ne metta, che parlando di borgate, di periferie, di stadio, di violenza, di prostitute, di disagio giovanile, di degenerazioni, isolamento senza manco sapere dove stiano di casa.
Un bel libro, che consiglio vivamente e sono quasi sicuro, mi ha invogliato a leggere altro di Armati (del quale segnalo il
blog, non esteticamente bello, ma interessante).
Esiste un'altra città nelal città chiamata Roma. Una città che adora i monumenti di rabbia e dove la violenza traccia i sentieri che pochi hanno il coraggio di esplorare.
Roma noir - ed. Newton Compton Editori - p. 237 - 12,90 €
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